INTERVISTA AL MAESTRO RENATO GIORDANO
PITTORE DALLE CENTO ANIME
Il maestro Renato Giordano, in questa breve intervista mette a nudo ciò che lo spinge nella realizzazione delle sue opere, per ottenere questo risultato parleremo soprattutto delle sue ultime opere : I Cavalieri Fantastici .
Intervistatore : Nel corso della tua attività pittorica, non hai mai scelto un solo soggetto particolare da ripetere quasi maniacalmente, ma hai sempre descritto temi diversi, facendone di ognuno, una vera e propria saga. Ci spieghi perché ?
Giordano : Dipingere significa portare sulla tela le emozioni che il mondo esterno ci trasmette, quindi raffiguro tutto ciò che mi emoziona e, scelto un tema, lo elaboro, ricerco il colore e le luci che stimolano le emozioni e spesso ripeto la scena in vari contesti.
Intervistatore : Parliamo delle tue ultime opere : I Cavalieri Fantastici. Ci spieghi il significato dell’elmo a forma di imbuto che tutti i tuoi eroi ostentano con orgoglio ?
Giordano : L’uomo ha sempre amato ornare e proteggere il capo, ritenendolo la sede della propria indiscutibile intelligenza. I miei guerrieri, come del resto i miei Don Chisciotte, non derogano da questa scelta e mostrano tutta la ridicola tragicità di una intelligenza usata per compiere imbecillità.
Intervistatore : Il viso a due colori, chiaro e scuro e la mancanza degli occhi cosa significano ?
Giordano : Mettono in evidenza le nature opposte e bivalenti del guerriero, quella chiara indica i pensieri rivolti alla famiglia, agli affetti lontani, rappresentati con la visione, sullo sfondo, dei castelli e delle città abbandonate per correre alla guerra. Quella scura indica la natura malvagia dell’uomo che non esita ad uccidere pur di ottenere potere e vantaggi a scapito dell’altro. Gli occhi mancanti nei cavalieri e nei cavalli indicano quanto può essere cieco un uomo che arriva a scatenare una guerra per ottenere ciò che vuole.
Intervistatore : I nastri colorati che volano e occupano il cielo, che cosa vogliono far capire ?
Giordano : I nastri nascenti dagli elmi che fluttuanti riempiono la scena di falsa allegria sono mossi dal vento, dalla paura e dalla follia e anche i cavalli, in corsa e scalpitanti sono consapevoli delle ansie degli uomini.
Intervista rilasciata il 13 Febbraio 2016 a cura di Antonio Bortolami